Ci si può perdere tra i cataloghi delle serie delle varie piattaforme presenti sul mercato italiano (e non solo). Lo scorso anno abbiamo provato a darvi qualche consiglio di visione. Qui trovate quelle che secondo Giada Sartori e Joana Fresu de Azevedo sono le 10 migliori serie del 2023.
Compagni di viaggio (Paramount+)
In Compagni di viaggio la storia d’amore che lega il carismatico Hawk Fuller (Matt Bomer) e l’idealista Tim Laughlin (Jonathan Bailey) diventa uno strumento per raccontare un’altra storia: quella della comunità LGBTQ+ nel suo complesso, partendo dal Maccartismo per arrivare fino agli anni 80’ nel pieno della crisi AIDS. Ispirata al romanzo omonimo di Thomas Mallon, Compagni di viaggio non desidera come spesso accade sia nella serialità che al cinema mostrare una versione censurata dell’esperienza delle persone queer per essere palatabile per un pubblico etero.
Le scene di sesso tra Hawk e Tim sono difatti un aspetto fondamentale della serie e del loro rapporto: un indice costante e limpido del gioco di potere e passione tra i due uomini. Seguendo l’esempio di A League of Their Own, Compagni di viaggio funge anche da necessario documento storico, da immersione in una storia di cui non si potrà mai parlare a sufficienza.
Fleishman a pezzi (Disney+)
Una dramedy che unisce la più tradizionale commedia newyorkese con tinte e strutture drammaturgiche che sembrano riportare al teatro greco. In questa miniserie, composta da 8 episodi, ci si rivolge prioritariamente alla fascia di pubblico over40, pur ammiccando nel suo sviluppo anche ad un pubblico più giovane. Questo grazie ad un ritmo e una struttura narrativa capaci di coinvolgere tutto il pubblico adulto.
Un cast di grandi star, capitanate da Jesse Eisenberg e Claire Danes. Insieme a tanti altri interpreti che rispecchiano la grande qualità di Fleishman a pezzi. Disponibile su Disney+
Jury Duty (Amazon Prime Video)
Jury Duty è una serie a matrioska: un reality show che nasconde una sitcom che nasconde forse il racconto più puro della bontà umana negli ultimi anni. Ambientata all’interno di una corte americana, la serie segue Ronald, un ragazzo qualunque che crede di essere il protagonista di un documentario sulle giurie popolari statunitensi. La verità è che tutte le persone che lo circondano sono attori che improvvisano seguendo i suoi input e che cercano di catapultarlo nelle situazioni più bizzarre.
La riuscita di Jury Duty sta nella gentile spontaneità di Ronald, un gigante buono che si emoziona nell’incontrare James Marsden perché è la voce di Sonic. Una serie vincente che non dovrebbe trasformarsi in una formula ripetibile.
Ragazze elettriche (Amazon Prime Video)
E se una malformazione genetica colpisse tutte le donne del mondo e offrisse loro il potere di folgorare chiunque ostacoli il loro cammino?
Tratta dall’omonimo romanzo di fantascienza di Naomi Alderman, Ragazze elettriche analizza gli effetti di questo potere su donne di diverse fasce d’età e appartenenza sociale. Mostrando come il troppo potere possa portare a devianze a prescindere al genere di chi lo esercita. Ma anche offrendo allo spettatore una nuova via al femminismo. Un cast di sorprendenti attrici, capitanate da Toni Collette, rende la serie godibile, nonostante una forse troppo spesso esasperato allineamento al genere.
Scott Pilgrim – La serie (Netflix)
Dopo il manga di Bryan Lee O’Malley e il film di Edgar Wright, Scott Pilgrim (Michael Cera) torna per la terza volta in una veste completamente diversa che arricchisce il passato e apre a nuove possibilità per il futuro. Lo fa aprendosi all’universo attorno al suo protagonista: i sette malvagi ex di Ramona Flowers (Elizabeth Winstead) non sono più dei meri antagonisti, ma dei personaggi a tutto tondo, la stessa Ramona smette di essere vista attraverso gli occhi di Scott e può finalmente dimostrare la sua determinazione e tutte quelle altre qualità che veniva offuscate nell’adattamento precedente.
Sul piano dell’animazione Scott Pilgrim – La serie è una giostra di sperimentazione, tra videogioco e fumetto, affidando a ogni personaggio uno stile immediatamente riconoscibile.
Questo mondo non mi renderà cattivo (Netflix)
Quello in cui vive la generazione di Zerocalcare è un mondo che sembra essersi impegnato parecchio a rendere cattivo chi lo abita. Dopo il successo di Strappare lungo i bordi, in Questo mondo non mi renderà cattivo ritroviamo tutti i personaggi dell’immaginario del fumettista romano (Armadillo con l’inconfondibile voce di Valerio Mastandrea, il Secco, Sara), alle prese con il ritorno nel quartiere di Cesare. Un amico che si era perso. Allontanato prima dalla dipendenza e poi proprio da quei pochi amici che aveva in passato e che ora sono andati troppo avanti per lui.
Giancane torna a guidare la colonna sonora, in quello che sta diventando uno dei più riusciti sodalizi artistici degli ultimi anni
Class of ‘07 (Amazon Prime Video)
Le rimpatriate scolastiche sono già per natura il peggior incubo di chiunque. L’unica cosa capace di peggiorarle ulteriormente sarebbe l’arrivo di un’apocalisse che vi costringa a passare il resto della vita con i demoni del vostro passato. Questo succede alle protagoniste di Class of ‘07, serie Amazon Prime Video che racconta un’apocalisse al femminile molto distante dalla ferocia e dal cannibalismo di Yellowjackets. Il ritrovarsi di nuovo in gruppo dopo dieci anni spinge le ex-alunne a ricadere nelle rivalità tipiche dell’adolescenza, ma anche a prendersi delle tanto bramate rivincite, come quelle verso l’ex-bulla Saskia (Caitlin Stasey).
Class of ‘07 mescola i traumi a le risate, non avendo paura di cadere nel grottesco e di esplorare i lati anche più ignoranti dell’apocalisse. Forse l’unica catastrofe da cui devono salvarsi è il loro inaspettato ritorno al liceo.
Non sono ancora morta (Disney+)
Dai creatori di This Is Us, Non sono ancora morta è una commedia in due stagioni con al centro le strane giornate di Nell Serrano (la Gina Rodriguez di Virgin The Virgin). La giornalista sta vivendo un momento di crisi e per tornare a lavorare deve accettare di occuparsi della rubrica dei necrologi. A scriverli con lei alcune visite dall’aldilà che sconvolgeranno la sua esistenza. In compagnia di vecchi e nuovi amici e di un coinquilino puntiglioso, Nell capirà che quegli incontri dall’alto le serviranno a ricominciare a vivere. Freschezza narrativa, esilaranti gag e un ottimo cast di guest star vi terranno incollati allo schermo. Disponibile su Disney+.
Carol e la fine del mondo (Netflix)
Davanti alla fine del mondo chiunque lascerebbe il proprio lavoro, interromperebbe la propria quotidianità per cambiare vita e inseguire i suoi sogni sapendo che il tempo sta per finire. Carol Kohl (Martha Kelly) sa che il mondo sta per finire e non ha intenzione di fare nulla. Vuole continuare a vivere come sempre. Per questo trova un ufficio dove lavorare e con la sua gentile ingenuità cerca un po’ di normalità. Carol e la fine del mondo, serie animata uscita in punta di piedi nel mese di dicembre su Netflix, è una degli sguardi più sinceri sulla fine del mondo, un’idea spesso mistificata dettata da un’urgenza maniaca collettiva.
Carol e la fine del mondo cerca la gentilezza, mostrando l’alienazione dell’individuo attraverso la sua protagonista che non vuole mai snaturare. Per Carol cercare la cartuccia di una stampante diventa più importante di esplorare il mondo e la gioia della vita può nascere anche dai gesti più piccoli.
La caduta della casa degli Usher (Netflix)
Questo consiglio vale per quattro. Perché, se ancora non avete visto le precedenti serie ideate e dirette da Mike Flanagan, vi consigliamo di recuperarle. Prima o dopo aver visto La caduta della casa degli Usher.
In questa miniserie liberamente ispirata ad alcuni dei romanzi e racconti più popolari di Edgar Allan Poe, Flanagan torna a mischiare i generi, passando anche repentinamente dall’horror puro al noir gotico e al thriller psicologico. Lo fa puntando su alcuni attori che ormai sono diventati quasi un feticcio nei suoi lavori, facendoli accompagnare da grandi star del calibro di Bruce Greenwood, Carla Gugino, Mary McDonnel e Mark Hamill.
