Da lunedì 18 dicembre sarà disponibile su Raiplay la raccolta Natale in casa De Filippo, che comprende 40 opere tra le più conosciute, scritte e dirette da Eduardo De Filippo.

Rivedere i capolavori di Eduardo, uomo di teatro totale, autore regista e attore è sempre un piacere che coinvolge emozione e ragione.  Situazioni, storie, battute, sono spesso il frutto di una profonda osservazione della realtà, dell’attenzione  ai minimi particolari, agli sviluppi, agli intrecci, seguiti da un accurato lavoro di rielaborazione drammaturgica, in cui l’autore non si limita a una mera trascrizione del reale perché, come afferma egli stesso, il teatro deve essere non verità ma verosimile; perché la verità nuda e cruda è noiosa  e deve quindi svolgere una funzione compensatoria rispetto alla crudeltà e al tedio della realtà pura e semplice.  E, come in tutto il grande teatro da Shakespeare a Pirandello, nessun testo appartiene ad un unico genere: dramma e comicità, tragedia e umore si fondono si intercambiano, perché di tutto ciò si compone la realtà e perché al coinvolgimento, alla passione, deve comunque fare da contraltare quell’umorismo, quel distacco che meglio ci permette di comprendere il reale.

Raiplay Natale De Filippo

Tra Teatro, Società e Storia

Società e Storia sono così componenti fondamentali del teatro di Eduardo, fusi e ammorbiditi però da un senso profondo dell’umano, della fragilità e debolezza che lo caratterizzano in un mondo in cui non esistono e non servono eroi (grazie a dio, come direbbe Brecht) e molto meno supereroi. I grandi eventi del secolo scorso di cui Eduardo è stato testimone, vengono riportati attraverso la memoria personale e collettiva, registrando i cambiamenti, le trasformazioni che si vanno operando sulla società e sugli individui. La descrizione dell’autore della società contemporanea appare pessimista ma a questa visione Eduardo contrappone non un bieco ottimismo ma la Speranza e la Buona Volontà.

Grande teatro, quindi, non solo dal punto di vista della drammaturgia ma anche – e soprattutto – dal punto di vista attoriale di cui Eduardo è un maestro incomparabile: la sua “maschera” di una plasticità unica, fatta di gesti, segni quasi impercettibili resta e resterà per sempre nella Storia del Teatro, non solo dialettale o nazionale ma mondiale. Un premio Nobel, alla Letteratura e al Teatro, ahimè, mancato.

Raiplay Natale De Filippo

I titoli di Natale in casa De Filippo

Ecco i 40 titoli di Natale in casa De Filippo:
“Amicizia” (1956);
“Bene mio e core mio” (1955);
“Chi è più felice di me” (1964);
“De Pretore Vincenzo” (1976);
“Ditegli sempre di sì” (1962);
“Filumena Marturano” (1962);
“Gennareniello” (1978);
“Gli esami non finiscono mai” (1976);
“I morti non fanno paura” (1956);
“I nipoti del sindaco” (1975);
“Il berretto a sonagli” (1981);
“Il cilindro” (1978);
“Il contratto” (1981);
“Il dono di Natale” (1956);
“Il medico dei pazzi” (1959);
“Il sindaco del rione Sanità” (1964);
“Il sindaco del rione Sanità” (1979);
“L’abito nuovo” (1964);
“L’arte della commedia” (1978);
“La chiave di casa” (1956);
“La fortuna con l’effe maiuscola” (1959);
“La grande magia” (1964);
“La paura numero uno” (1964);
“Le voci di dentro” (1978);
“Lu curaggio de nu pumpiero napulitano” (1975);
“Mia famiglia” (1964);
“Miseria e nobiltà” (1955);
“Na Santarella” (1975);
“Napoli milionaria” (1962);
“Natale in casa Cupiello” (1962 e 1977);
“Non ti pago” (1964);
“’O tuono ‘e marzo” (1975);
“Peppino Girella” sceneggiato in 6 puntate (1963);
“Pericolosamente o San Carlino” (1956);
“Quei figuri di tanti anni fa” (1956);
“Quei figuri di tanti anni fa” (1978);
“Questi fantasmi” (1962);
“Tre calzoni fortunati” (1959);
“Uomo e galantuomo” (1975).

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