In occasione del proprio decennale, Seeyousound e Recontemporary presentano, in cocomitanza con i 10 anni del festival e i 5 dell’associazione, un programma crossmediale articolato, che a sua volta celebra i dieci anni del collettivo artistico internazionale Tutto Questo Sentire.

La mostra – visitabile fino a domenica 3 marzo, dalle 15.30 alle 19.30 presso gli spazi in via gaudenzio Ferrari 12 a Torino – esplora quattro lavori video d’archivio del collettivo: Albe, Exercises On Displacement, Isola e Synchronized And Non-Synchronized Exercises Of Arrhythmic Empaty.

Ma la collaborazione non si limita a questa esibizione. Sono infatti previste due ulteriori occasioni speciali per scoprire la storia e le attività di Tutto Questo Sentire, che incontreranno il pubblico di Seeyouound anche in occasione del multi-set live, che si svolgerà stasera alle 21.00 presso il Cinema Massimo. A questo primo momento i incontro da vivo seguirà, domani pomeriggio alle 15.30, una listening section, accompagnata da un talk con i membri del collettivo e un dj set a cura di Kenichi Iwasa, chiamato a musicare dal vivo il film espanso Messengers.

Il collettivo Tutto Questo Sentire (TQS), fondato nel 2014 dal soprano sperimentale Olivia Salvadori, dal violoncellista Sandro Mussida e dalla video artista Rebecca Salvadori, costruisce un sistema di esperienze che si è articolato in questo decennio in diverse attività.

Seeyousound 10 Tutto questo sentire

Quelli previsti al Seeyousound sono una serie di eventi voluti dal collettivo artistico anche per guardare indietro ai primi dieci anni di attività, comprendere la propria crescita e i cambiamenti intercorsi nel tempo. Anche per scoprire nuovi modi di lavorare insieme. I membri del gruppo, nel 2014, pur arrivando da pratiche individuali artistiche diverse tra loro, decidono di unire loro esperienze comprendendo che fosse necessario cercare qualcosa di altro, capace di fondere immagine e musica, creando un nuovo modo di lavorare insieme.

Le origini

Iniziato come un modo di passare il tempo insieme, il percorso di Tutto Questo Sentire è partito con la voglia di realizzare una residenza artistica. Proprio nel 2014, in occasione dell’uscita per Sony Classica di un album di Olivia Salvadori in collaborazione con Sandro Mussida, si è deciso di non fare solo un concerto tradizionale, ma di invitare a Capalbio una serie di artisti provenienti da ambiti diversi e permettere loro di passare del tempo insieme.

Da allora, come ci ha dichiarato Rebecca Salvadori, ogni anno è servito per imparare da quello precedente, coniugando l’improvvisazione al fatto che ogni partecipante portasse degli elementi dal proprio percorso artistico individuale, fino a arrivare a lavorare attorno alla scelta di un tema comune.

Intanto, la modalità creativa del collettivo cresceva e si espaneva, sempre alla ricerca comune di cosa significasse e quale fosse il valore del lavorare insieme. Dall’esperienza del suono e dello spazio, si inizia ad indagare anche sulla dimenisione architettonica che diventa sempre più importante, partendo dal’assunto che lo spazio in cui va a inserirsi il suono possa modificare l’esperienza a cui si partecipa.

Seeyousound 10 Tutto questo sentire

La dimensione internazionale

Il successo delle prime esperienze di residenza artistica a Capalbio ha portato il collettivo Tutto Questo Sentire decidere di allargare il proprio pubblico, avviando una collaborazione con l’Orto Botanico di Roma. Sfociata nella realizzazione degli Exercises On Displacement, tra i lavori presentati nell’ambito di Seeyousound quest’anno. Da lì sono nate le collaborazioni con importanti istituti artistici internazionali: dall’Het Hem di Amsterdam, alla South London Gallery, passando per il Camden Arts Centre e il Cafe OTO, ugualmente di Londra.

Un assaggio di tutto questo sarà, stasera e domani, sul palco del Cinema Massimo al Seeyound.

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