È durante un inverno implacabile degli inizi del ‘900 che la giovane Agata (Celeste Cescutti) perde sua figlia alla nascita. Non avendo potuto essere battezzata, la tradizione cattolica condanna la piccola a restare intrappolata in un Limbo. Agata sceglie di seguire le voci del luogo e di partire per un viaggio, portando con sé il piccolo corpo inerme della figlia, per recarsi in Val Dolais in una chiesa dove pare sia possibile risvegliare chi è nato morto per poterlo liberare. Sulla strada incontra Lince (Ondina Quadri), un’entità sfuggente e ambivalente che si propone di aiutarla in cambio di una misteriosa scatola.

Piccolo Corpo, opera prima di Laura Samani che le è valsa il David di Donatello come Miglior regista esordiente e che ora concorre al 4° Premio Nazionale Elio Petri del Festival del Cinema di Porretta, è un pellegrinaggio nell’esperienza femminile di cui Agata diventa la portavoce. Nel mondo rappresentato da Piccolo Corpo la solidarietà è possibile solo tra donne, che sembrano essere le sole capaci di portare vita e gioia in una società frammentata. Per sottolineare la natura universale della sua storia, Laura Samani opta per scelte visive e musicali che portino il tutto a somigliare a una favola. Il Friuli Venezia Giulia tra le montagne innevate e caverne labirintiche si muove sul confine tra fantastico e realtà.

Riproposto oggi mercoledì 16 novembre alle ore 18.45 al Cinema Odeon in una proiezione a ingresso libero, Piccolo Corpo è uno dei debutti più poetici e potenti degli ultimi anni, un’esplorazione malinconica e accogliente al tempo stesso di un lacerante dolore, mescolato al folklore italiano.

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