Non sempre è facile districarsi tra i numerosi titoli presenti sulle piattaforme streaming. Come non sempre il logaritmo è in grado di mostrarci dei prodotti che potrebbero interessarci. Inizia, così, da oggi una nuova rubrica. In cui la nostra redazione cercherà di consigliarvi film o serie tv assolutamente da non perdere. Scoprite insieme a noi i 4 titoli da guardare su Disney+ e Paramount+.
Circeo. Storia del processo dietro al massacro
La serie, in 6 episodi, è arrivata tra quelle di punta per il lancio di Paramount+ il 15 settembre, collocandosi come titolo italiano originale della piattaforma digitale. Ispirata ad uno dei casi di cronaca più sconvolgenti degli anni Settanta, il massacro del Circeo, durante il quale due giovanissime donne, Rosaria Lopez e Donatella Colasanti, vennero rapite, torturate e violentate da un branco di figli della Roma bene. Rosaria morì a seguito delle sevizie subite. Donatella riuscì a salvarsi solo fingendosi morta. I fatti narrati, sotto l’attenta regia di Andrea Molaioli, partono proprio dal ritrovamento del corpo martoriato di Donatella per proseguire nel racconto delle principali fasi che portarono ad un processo storico nell’Italia maschilista e perbenista dell’epoca, in cui, per la prima volta, non fu la vittima dello stupro ad essere portata alla sbarra, ma i suoi carnefici a vedersi comminata una giusta condanna.
Circeo risulta quasi un documento storico non solo sui fatti che portarono a quell’obbrobrioso massacro, ma anche su una società italiana in cui le lotte femministe iniziavano a raccogliere i loro frutti, andando a modificare un sistema giudiziario ancora retrogrado, che vedeva la violenza sessuale come un reato d’onore e non penale.
La produzione si affida ad un cast di volti più o meno noti. Tra questi, spiccano quello di Greta Scarano nei panni di Teresa Capogrossi, personaggio fittizio chiamato ad impersonare l’avvocatessa che per prima si fa carico della difesa della vittima e la segue lungo tutto il complesso e snervante processo giudiziario. Un’interpretazione la sua mai moralistica e sempre determinante. Ugualmente intensa la partecipazione di Ambrosia Caldarelli, chiamata a portare sullo schermo la rabbia e la disperazione di Donatella Colasanti. Partecipata e grintosa l’interpretazione di Pia Lanciotti nei panni dell’avvocato Tina Lagostena Bassi, da sempre figura in prima linea per i diritti delle donne.
Super Pumped: La battaglia per Uber
Super Pumped è un progetto di serie antologica con la quale la Showtime, produzione collegata alla piattaforma Paramount+, intende analizzare le storie di alcune tra le principali aziende contemporanee. Prendendo il nome dall’omonimo saggio di Mark Isaac sull’ascesa (e il crollo) di Uber, il sottotitolo scelto non a caso è La battaglia per Uber.
Ideata dai creatori di Billions, Brian Koppelman e David Levien, e da Beth Schacter (Quantico, Soundtrack), Super Pumped. La battaglia per Uber analizza il caso di una delle start-up più conosciute nel panorama delle tech corporation e quello della meteora Travis Kalanick, che nel 2009 fondò insieme a Garett Camp (che ebbe per primo l’idea) quella che, tra alti e bassi nonché numerose polemiche, è riconosciuta come azienda punto di riferimento per il noleggio privato di auto con conducente. Intrighi finanziari, controllo sui dipendenti, totale mancanza di tutela della sicurezza e scaltra e irrispettosa gestione dei dati dei clienti. La serie non sembra voler far sconti al giovane Travis Kalanick, nonostante non possa evitare di mostrare come, in pochissimi anni, sia stato capace di portare all’apice del successo la sua azienda, diffondendone il franchisee in tutto il mondo. Ma mostrandone anche il crollo, sotto le pressioni di numerose cause per molestie sessuali intentate contro alcuni dirigenti di Uber, che portarono, nel 2019, all’estromissione del suo fondatore e CEO.
Il ruolo del protagonista è stato assegnato a Joseph Gordon-Levitt, la cui carica espressiva risulta perfetta a descrivere l’intrinseca mancanza di empatia e voglia di successo a tutti i costi propria dell’operato di Kalanick. Al suo fianco Kyle Chandler, primo finanziatore di Uber, Elisabeth Shue nel ruolo della madre di Kalanick e Uma Thurman in quello (quasi mistico) della regina dell’editoria scandalistica, Arianna Huffington. Consigliamo la visione di Super Pumped. La battaglia per Uber in versione originale, in modo da poter apprezzare pienamente di una voce narrante d’eccezione: Quentin Tarantino.
Fire of love: Matrimonio e magma
I vulcani sono una delle manifestazioni della natura che più spaventano e affascinano l’uomo. Sono grandi e maestosi, ma incontrollabili e capaci di estinguere intere civiltà in un attimo. Katia Conrad e Maurice Krafft si sono conosciuti e innamorati proprio grazie alla curiosità che entrambi provavano quando si avvicinavano a un vulcano. Non chiudevano gli occhi temendo il peggio ma giravano felici tra i crateri sotto la pioggia di cenere.
Fire of Love, il documentario di Sara Dosa da pochi giorni disponibile su Disney+, ricostruisce la loro storia d’amore, spiegando fin da subito la tragedia che vi ha posto fine: Katia e Maurice morirono insieme nel 1991 a Monte Unzen, nel corso di un’eruzione vulcanica. Di loro sono rimasti, oltre ai loro preziosi studi, anche le numerose riprese, cronistorie di vulcani da tutte le parti del mondo: immagini terrificanti, ma che attraverso i loro occhi vivevano di nuova poesia. La narrazione della regista e artista Miranda July gioca sui contrasti che hanno definito la vita dei due protagonisti, come la passione li ha condotti all’amore ma anche alla morte. Sara Dosa interviene quanto basta per dare una struttura alla storia, ma lascia che siano Katia e Maurice con la loro gioia e il loro entusiasmo a esplodere sullo schermo, ricordando che l’amore è la traccia più indelebile che ciascuno possa lasciare su questa terra.
The Bear: L’arte culinaria come codice d’onore
Carmen Berzatto (Jeremy Allen White, conosciuto al grande pubblico come Lip Gallagher in Shameless) è uno chef multistellato che da anni lavora a New York. Il suicidio del fratello Micheal lo riporta prepotentemente a casa, perché gli è stato lasciato nel testamento la panineria di famiglia, The Original Beef. La cucina è popolata da individui che non capiscono subito Carmen, vedendolo come una negazione del fratello: un insulto alle tradizioni, una voce troppo autoritaria per quel luogo.
The Bear (disponibile su Disney+) non rallenta mai i ritmi, perché sa che la cucina non può permetterselo. Insegue i personaggi tra i fornelli, tra i loro errori, tra i loro successi, sia fuori che dentro The Original Beef. Getta il pubblico in mezzo alla storia, scegliendo deliberatamente di non soffermarsi su presentazioni o retroscena. La vita si muove velocemente e inesorabile, ma quando arrivano quei rari momenti di calma e i personaggi trovano il tempo di abbassare le loro difese e confrontarsi, la serie di Christopher Storer svela la profonda e delicata umanità di quel mondo, dove il cibo diventa espressione d’amore e gli ordini si trasformano in mere rassicurazioni.