Quello di Emanuela Orlandi è uno dei più tristi misteri del nostro Paese degli ultimi quarant’anni. A riaccendere i riflettori sul caso della scomparsa dell’allora quindicenne cittadina dello Stato Pontificio è Vatican Girl: la scomparsa di Emanuela Orlandi, docuserie Netflix arrivata sulla piattaforma il 20 ottobre. Che, oltre ad essersi assestata per diverse settimane tra i titoli più visualizzati nel mondo e a togliere il velo sui continui tentativi di depistaggio che hanno accompagnato tutte le fasi del mistero, sembra aver portato anche ad un epocale risultato. La riapertura, improvvisa ed ufficiale, di un’inchiesta interna al Vaticano. Atto a cui, da diversi anni, la famiglia Orlandi implorava si arrivasse, senza finora ottenere nessuna risposta dai pm pontifici.

Potere dell’audiovisivo o episodio necessario di una serie che merita da troppo un finale di stagione che sappia dare finalmente verità e giustizia ad Emanuela Orlandi?

La scomparsa di Emanuela Orlandi: i fatti del caso

22 giugno 1983. Una giovane cittadina vaticana, Emanuela Orlandi, varca il cancello che separa lo Stato Pontificio dal centro di Roma per recarsi ad una lezione presso la scuola di musica che frequenta da diverso tempo. All’uscita, chiama a casa, per avvertire la sorella maggiore di essere stata fermata da un rappresentante della Avon che le ha proposto alcuni prodotti cosmetici. E per dire che sta per rimettersi sulla strada di casa. Non farà mai più ritorno. Sono ormai passati quasi 40 anni da quel giorno di una delle estati romane più afose della storia. E i quattro fratelli di Emanuela non si sono ancora arresi a spiegare il mistero che si cela dietro quella scomparsa, né a sperare che la ragazza possa fare ritorno.

Dalla scomparsa della ragazza sono state valutate un’infinità di piste: dall’allontanamento volontario (ipotesi sempre rifiutata dalla famiglia, ma inizialmente fatta dalle forze di polizia incaricate del caso) al terrorismo internazionale; dall’idea che Emanuela si sia stata una pedina nella Guerra Fredda tra Occidente e Unione Sovietica alle accuse di Ali Agca (l’attentatore che cercò di uccidere Giovanni Paolo II) del coinvolgimento diretto del KGB (i servizi segreti russi) nella vicenda); dalle conseguenze dei loschi affari dello IOR di Marcinkus con il Banco Ambrosiano di Roberto Calvi ai finanziamenti al movimento polacco Solidarnosc; dal coinvolgimento di alte sfere della Banda della Magliana ai documenti trafugati da Paolo Gabriele, maggiordomo di Papa Ratzinger, che hanno portato al caso (non solo giornalistico) Vatileaks 1.

40 anni di depistaggi, di bugie, di mancate verità. E, ora, a pochi mesi dalla messa in onda mondiale di Vatican Girl: la scomparsa di Emanuela Orlandi, non solo la riapertura del caso. Ma anche nuove piste, testimonianze e documenti che hanno reso inevitabile e doverosa quelle risposte che finora il Vaticano aveva insistentemente cercato di non dare.

Vatican Girl Orlandi Recensione

Vatican Girl: famiglia, testimoni e giornalisti per Emanuela

4 episodi in totale, da circa 60 minuti ciascuno. Il ritmo di Vatican Girl: la scomparsa di Emanuela Orlandi è dinamico e serrato. Quasi si voglia, da un lato, non perdere ulteriore tempo nel cercare delle risposte a quello che da ormai quarant’anni è uno sconvolgente mistero; dall’altro, riaccendere i riflettori sui tanti e molteplici elementi e sui principali protagonisti del caso.

Forse serviva uno sguardo esterno, quello del regista australiano Mark Lewis, per cercare di fare chiarezza su uno dei casi irrisolti più intricati ed angoscianti del nostro Paese. Lo fa mettendo la centro la voce della famiglia Orlandi. Con Pietro, il fratello maggiore, a fare da portavoce ufficiale (ruolo che ricopre sin dai primi giorni dalla scomparsa della giovane) e le sorelle Federica, Natalina e Maria Cristina a riportare lo strazio di chi da quasi quattro decenni aspetta il ritorno di un proprio caro o risposte sulla sua scomparsa.

La serie si affida ad un serrato passaggio tra un testimone e l’altro. Quasi a cercare di mettere insieme, per la prima volta, tutti i tasselli del caso. Sottolineando gli instancabili sforzi della famiglia Orlandi di non far calare il silenzio sul caso, nonostante quello sconvolgente Emanuela è in cielo ripetuto da Papa Francesco a Pietro Orlandi nell’unica occasione in cui i due si sono incontrati, a pochi giorni dalla salita al trono pontificio.

Il contributo del giornalismo italiano

Vatican Girl Orlandi Recensione

Tra i protagonisti di Vatican Girl anche i tanti giornalisti che si sono interessati alla vicenda di Emanuela Orlandi. Primo tra tutti, allora come cronista di nera per il Corriere della Sera, Andrea Purgatori. Artefice di numerosi articoli e incessante nel cercare fonti, testimoni e documenti a riprova della sua tesi principale sul caso. Per anni ci si è lasciati confondere dai troppi depistaggi messi in atto su più fronti, senza andare davvero a cercare là dove tutto ha avuto inizio e dove non possono che essere le risposte necessarie: in Vaticano.

Stessa tesi appoggiata da colui che ha dato l’avvio al primo filone di inchiesta denominato Vatileaks 1, il giornalista Emiliano Fittipaldi, che nel suo libro Avarizia denunciò gli scandali finanziari del Vaticano e che nella serie dichiara di come è venuto in possesso di documenti contabili su ingenti somme sostenute dal Vaticano per il mantenimento in Inghilterra di una misteriosa giovane cittadina vaticana. A suo giudizio, non ci sono misteri sull’identità di questa ragazza: è Emanuela Orlandi. E nelle spese per i suoi funerali potrebbe celarsi quel commosso Emanuela è in cielo di Papa Bergoglio.

Altro ruolo fondamentale spetta a Raffaele Notariale, giornalista della trasmissione Chi l’ha visto che, nel 2005, raccolse per prima le nuove e sconvolgenti dichiarazioni di Sabrina Minardi, compagna del capo della Banda della Magliana Enrico Renatino De Pedis. Lei la prima a confermare il coinvolgimento della mafia romana nella scomparsa di Emanuela Orlandi. Lei a riportare la frase è tutto un gioco di potere usata dal compagno per farla smettere di fare domande sull’identità di quella ragazza che gli aveva chiesto di nascondere per qualche tempo nella sua casa sul litorale laziale, prima di cederla nelle mani di un prete presso una pompa di benzina all’interno delle mura vaticane.

Vatican Girl Orlandi Recensione

Vatican Girl riporta l’infinita serie di misteri che ancora aleggia attorno alla figura di Emanuela Orlandi. Con quello della sua scomparsa che è solo un episodio di una vicenda che dura da ormai 40 stagioni. Che l’apertura, dopo atroci e reiterati silenzi, dell’inchiesta vaticana sul caso sia la prova del potere dell’audiovisivo nella nostra società?

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