La ballroom è per antonomasia uno degli antri sicuri per la cultura queer: un luogo dove è possibile costruire una famiglia e crescere insieme ad essa, sviluppando un proprio percorso umano e artistico lontano da persone che desiderano solo giudicare gli stili di vita altrui. La ballroom è una casa atipica, dove ci si esibisce per esprimere se stessi, dove l’artificiosità è la massima verità. 

Se è sempre stata il luogo prescelto dalla comunità nera o trans, nelle ultime decine di anni è diventata oggetto di interesse quasi voyeuristico da parte di occhi esterni. Uno dei massimi esempi è il video Vogue di Madonna dedicato a uno degli stili di ballo più famosi tra le house. Più recentemente è stata la serie Pose di Ryan Murphy ad avvicinare o riavvicinare il grande pubblico alla ballroom nella sua accezione più classica di famiglia per scelta e non per sangue, ma senza dimenticarsi l’innata teatralità delle esibizioni e delle categorie.

Presentato in questi giorni al Festival del Cinema di Porretta Terme nell’ambito del Concorso Fuori dal Giro, About Last Year di Dunja Lavecchia, Beatrice Surano e Morena Terranova, unico film italiano presentato quest’anno alla Settimana Internazionale della Critica, è la prima opera che porta la ballroom sullo schermo, ma definirlo un film solo su questo mondo sarebbe riduttivo e significherebbe non coglierne appieno lo scopo. La ballroom funge da luogo sicuro per le tre protagoniste che permette loro di scoprirsi e celebrarsi secondo le loro regole. 

Ph. Federica Bettocchi per Porretta Cinema

About Last Year è, più che un documento sulla scena italiana, un coming of age che segue una crescita personale, una maturazione, un’autodeterminazione. Celeste, Giorgia e Letizia, tre giovani donne torinesi, cercano come chiunque della loro età terreno fertile, persone capaci di comprenderle e di supportarle nel loro strano percorso di vita. Al centro c’è soprattutto il loro rapporto di sorellanza quasi simbiotica che va da scambi di vestiti a fondamentali consigli di vita. 

Le tre protagoniste son portate sullo schermo da altrettante registe, che non si son divise il lavoro, ma lo hanno svolto in modo congiunto, collettivo, creando il film giorno per giorno senza tuttavia costruirlo. About Last Year è un prodotto dell’osservazione, quella “mosca sul muro” di cui spesso si parla nel mondo del documentario. È anche un progetto cresciuto insieme alle registe e alle protagoniste grazie a una gestazione molto lunga. Nel 2017 il film era stato concepito come una storia della Kiki House of Savoia, una celebre house torinese. 

Solo nel 2020 una produzione si è interessata al progetto che nel tempo si era sempre più spostato per concentrarsi che nel mentre era diventato qualcosa di profondamente diverso. L’aspetto più determinante di questo progetto è stato per le registe il senso di responsabilità verso queste ragazze, verso quanto hanno condiviso delle loro vite con la macchina da presa. Le loro son vite che vengono restituite al pubblico nel modo più naturale e spontaneo possibile. Sanno di sincerità, di quotidianità vissuta con libertà e talvolta ingenuità.

About Last Year è un film che assomiglia alla generazione a cui appartengono le registe e le protagoniste: una generazione che ha dovuto crearsi spazi dove vivere, lontana dai giudizi e dalle occhiate di chi non è ancora disposto a capire. È un documentario che mostra come dovremmo rappresentare il corpo femminile, la crescita di un individuo, le sue debolezze e le sue gioie. In un momento storico come questo in Italia, About Last Year porta sullo schermo la libertà femminile e soprattutto l’innata rivoluzione che è l’essere donna.

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