Per la sezione LP Doc del Seeyousound, arriva in anteprima italiana CAN and me, attento e a tratti visionario documentario diretto da Michael P. Aust e Tessa Knapp. Al centro del racconto Irmin Schmidt, che ripercorre la sua vita, la sua carriera da compositore e tastierista e le vicende che hanno caratterizzato la storia della leggendaria band tedesca CAN, da lui fondata nel 1968, pioniera della scena krautrock e che è stata capace di plasmare intere generazioni di appassionati e musicisti rock come della musica elettronica.

CAN and me si sviluppa su una struttura ad episodi, ognuno dei quali caratterizza una delle fasi della vita di Irmin Schmidt. Dalla sua infanzia berlinese, trascorsa tra la passione per la musica della madre ed il conflittuale rapporto con il padre, nazista ed antisemita. Passando per la scelta di Schmidt, dopo gli studi al conservatorio di Dortmund, di trasferirsi a Colonia per con continuare la sua formazione come direttore d’orchestra, diventando allievo e pupillo di Karl-Heinz Stockhausen e György Ligeti. Sarà proprio dopo il ritorno da un concorso per direttori d’orchestra a New York, durante il quale era stato fortemente colpito dalla nuova scena della musica psichedelica americana, che decide di fondare i CAN.

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Con il contributo, insieme a Irmin, di Holger CzukayMichael Karoli e Jaki Liebezeit (coadiuvati per previ periodi dai vocalist ) Malcom Mooney e Damo Suzuki) i CAN si affacciano sul panorama musicale seguendo alcuni principi base: nessuna gerarchia, nessun compositore, nessuna struttura predeterminata. A guidarli solo la spasmodica ricerca e sperimentazione del e suo suono e la volontà di trasformare l’improvvisazione in cifra stilistica. A gestire gli impegni della band e, spesso, anche riportare (letteralmente) ordine all’interno del CAN Studio di Colonia è Hildegard Schimdt, moglie di Irmin da oltre 60 anni e manager del gruppo.

A colpire in CAN and me, girato dopo la scomparsa nel 2017 di Holger Czukay e Jaki Liebezeit, è il rendersi conto, scena dopo scena, di come l’ormai ottantaseienne Irmin Schmidt senta il peso di essere rimasto il solo a poter raccontare in prima persona la storia della band. Guidato anche dalla volontà non solo di ripercorrere quello strabiliante decennio di attività che ha caratterizzato la carriera dei CAN. Ma anche di sottolineare come e quanto il lavoro svolto dalla band abbia influito sul modo di concepire il suono e la musica, contribuendo a diventare tra le fonti di ispirazioni principali anche del panorama internazionale della musica elettronica prima e techno poi.

Basti pensare al sodalizio che ha legate Schmidt a Kumo dal 2001, con cui ha registrato 3 album e ha organizzato un tour europeo che ha contribuito a rimettere sotto i riflettori il contributo dei CAN.

O al fatto che, spinto dal ruolo che la musica techno stava avendo non solo il Germania, Schmidt convince la band a produrre Sacrilege, album in cui i principali brani del gruppo vengono remixati. Il titolo lo si deve alla reazione di Brian Eno quando viene contattato proprio da Irmin per chiedere la sua collaborazione nella realizzazione del disco, che commentò:

Non tocco le vostre canzoni, è un sacrilegio!

CAN and me, come doveroso che sia, si concentra anche sulla carriera di Irmin Schmidt come compositore di colonne sonore. Arrivato a comporre musica per oltre 120 film, tra le sue principali collaborazioni quella con Wim Wenders, che già aveva voluto i CAN per il suo Alice nelle città e che lo richiama per comporre la colonna sonora per Palermo Shooting (2008). Questa sua incredibile produzione di musica per il cinema lo renderà protagonista di un incredibile concerto, nel 2017, in cui dirige la London Symphony Orchestra, chiamata ad eseguire alcune delle sue colonne sonore più famose.

CAN and me ha il grande pregio di accompagnare durante un incredibile pezzo di storia della musica lo spettatore. Che resta rapito dai racconti di Schmidt e si ritrova a comprendere il senso profondo di una delle frasi del compositore:

Il silenzio è il suono più importante per me

Perché, esattamente come è stato per la storia dei CAN, è nel silenzio che si riscopre la meraviglia della musica e la necessità di sperimentare con il suono.

CAN and me sarà proiettato nell’ambito della nona edizione del Seeyousound, in anteprima nazionale, sabato 25 febbraio alle 18.00 presso la sala 3 del Cinema Massimo di Torino. Mentre è prevista una replica, lunedì 27 febbraio, nella stessa sala alle 15.45. Per acquistare i biglietti online cliccate qui.

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