Al via oggi la nona edizione del Seeyousound International Music Festival, festival torinese interamente dedicato alla musica nel, sul e per il cinema. Ad aprire le danze, una prestigiosa anteprima nazionale: Tchaikovsky’s wife, del regista russo Kirill Serebrennikov

Scavare nella vita di Piotr Ilic Tchaikovsky è un’impresa. Qualunque evento lo riguardi è sempre avvolto nel dubbio, se non addirittura coperto dal buio accumulatosi in tanti anni di negazione. Come per ogni altro grande compositore, alla fine per tutto e soprattutto parla la sua musica, la cui grandezza si antepone alle mille complicazioni della sua vita. Tra queste un matrimonio disgraziato, non voluto e sopportato malamente per allontanare i sospetti sulla sua omosessualità.

Al centro di Tchaikovsky’s Wife c’è proprio Antonina Ivanovna Milijukova, unica moglie del compositore. Lei è giovane ed è innamorata della musica di colui che era stato suo maestro al conservatorio. Gli scrive, lo incontra e lo convince a sposarla. Il matrimonio non ha alcuna possibilità di sopravvivere e di fatto durerà per qualche settimana, mai consumato. Poi sarà tutta una rincorsa di lei e una fuga di lui, fino alla richiesta di divorzio che non sarà mai accettata da Antonina. Il film segue il declino delle sue speranze, l’ostinazione a mantenere vivo un rapporto unilaterale, il rifiuto di prendere atto della realtà fino alla follia, vera o presunta, che segnerà gli ultimi anni della vita di questa donna sfortunata.

Tchaikovsky’s Wife è pregevole soprattutto per alcune scelte registiche, efficaci per restituire il clima di reciproca oppressione. Ad esempio gli interni cupi, angusti, poco illuminati, dominati dai corpi dei protagonisti costretti negli spazi e nei movimenti: significativa una sequenza tutta girata nel corridoio di un treno, tra bagagli e passeggeri che si schiacciano mentre nella confusione Piotr trova il modo di lanciare occhiate invitanti al vicino di scompartimento. Il buio è una costante, così come una mosca fastidiosa che compare in diverse scene, allegoria bassa di una moglie indesiderata.

SYS9 chaikovsky’s wife recensione

Elegantemente – e diversamente dalle scelte di altri registi che hanno affrontato l’argomento – Serebrennikov non sfrutta la musica. Molti minuscoli spezzoni tchaikovskiani sono sparsi per tutta la durata del film, canticchiati, accennati al pianoforte, provenienti da lontane sale da concerto: troppo facile infarcire un film di musica che spacca il cuore e garantisce audience. L’attenzione è tutta per la protagonista, pervicace nel rifiutare la realtà e probabilmente legata allo status di moglie del genio, per lei irrinunciabile.

Gli ambienti, curati dall’eccellente Vlad Ogai, sono ricostruiti con accuratezza. Memorabile il salotto gay di Nikolay che offrirà ad Antonina un’ampia scelta di maschi nudi e bellissimi: li sceglierà tutti insieme tutti in una volta. Perfetto anche il ristorante per soli uomini in cui entrerà a forza, bypassando maitre e camerieri che tentano di fermarla ad ogni costo. Desolate le case di Antonina e le sue camere da letto dove sarà sempre assai poco felice, come quando, con un amante moribondo, interpreta una delle più miserevoli e crude scene di sesso mai viste al cinema. Perfetti anche i costumi, particolarmente curati.

SYS9 chaikovsky’s wife recensione

Alyona Mikhalova, la protagonista, è una giovane attrice russa che fa della misura il suo punto di forza. L’espressione del volto ha l’ostinazione di chi vuole negare l’evidenza e non vuole cedere al fallimento, ineluttabile. Meno incisivo il Tchaikovsky di Odin Biron, sfuggente per necessità e infastidito per contratto. Una selva di caratteri arricchisce il cast, non tutti così definiti e immediatamente riconoscibili, creando qualche difficoltà nel seguire lo sviluppo della storia.

Naturalmente, il pensiero va a Ken Russel e al suo film L’altra faccia dell’amore (1970), molto discusso ma ancora presente nell’immaginario tchakovskiano. Il tempo è passato ed il fantasma, per fortuna, scongiurato.

Dopo il successo alla scorsa edizione del Festival di Cannes, la proiezione al SYS9 di Tchaikovsky’s wife è prevista per oggi, 24 febbraio, alle 20.30 presso la Sala 1 del Cinema Massimo di Torino. Per info e biglietteria online cliccate qui.

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