Arriva oggi in sala La promessa: il prezzo del potere, opera seconda dello scrittore, sceneggiatore e regista francese Thomas Kruithof nonché film che ha aperto la sezione Orizzonti alla 78° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Stiamo parlando di La promessa: il prezzo del potere, opera seconda dello scrittore, sceneggiatore e regista francese Thomas Kruithof. Succede in un momento storico in cui pretendiamo responsabilità dai rappresentanti e dalle Istituzioni politiche mondiali arriva un film a farci capire come spesso questa fiducia incondizionata sia mal riposta.

Una storia che, come possiamo dedurre dal titolo, ruota attorno non a una, ma a decine di promesse. Giudicate dall’autore alla base della politica stessa e che i protagonisti si scambiano lungo tutta la durata del film. Senza quasi mai mantenerle. La promessa, quindi, diviene il fulcro della narrazione, intesa non solo nell’ampio senso politico che le si cerca di dare, ma anche come dialogo intimo dei personaggi con loro stessi. E sarà proprio l’incapacità di rispettarla e la facilità con cui ognuno la disattenderà a caricare di drammaticità tutte le vicende riportate.

Clémence ha incentrato tutta la sua esistenza e dedicato tutta la sua vita alla politica. Membro di spicco della sinistra liberale parigina, è arrivata alla conclusione del suo mandato da sindaco del distretto di Bernardins. Per anni ha lottato per migliorare le condizioni di vita degli abitanti di questa banlieu parigina. Affrontando il degrado, l’eccesso di violenza, la miseria e la malavita che per troppo tempo sono stati elementi distintivi di Bernardins. Ha rinunciato alla sua famiglia, trovandosi con un figlio che è quasi dovuto crescere da solo e di cui non sa più nulla. Ma al suo fianco, in un misto di rapporto maestro/allievo e subordinazione, ha sempre avuto Yazid. L’uomo, ex abitante delle case popolari proprio di distretto che lei è chiamata ad amministrare, è divenuto suo fedele amico, collaboratore, confidente.

Un plot all’apparenza banale, già visto nei tanti film francesi di denuncia di una situazione da troppo tempo fuori controllo come quella dei distretti periferici. Ma una storia che Thomas Kruithof costruisce come atto di denuncia verso le responsabilità della cattiva gestione politica.

Tuttavia, in un’intervista rilasciata a Cineuropa, rispondendo in merito al messaggio politico del suo film, il regista ha replicato:

Non credo nei film con messaggi politici. [Il film] È rivolto al grande pubblico, offre un’immagine della politica nel suo lato oscuro, ma anche il suo lato bello, quello dell’impegno e del tentativo di fare qualcosa insieme. La situazione abitativa, sebbene di grande attualità, era per me la situazione più visiva. Dove vivi, come vivi, acqua, elettricità, igiene, sicurezza: è tutto molto concreto. Ovviamente volevo catturare parte della rabbia delle persone che vivono in queste condizioni, e anche come difendono se stesse e il loro territorio.
La promessa film recensione in sala

La promessa: il prezzo del potere è anche un film sull’arrivismo, sulla volontà di ottenere posizioni di prestigio politico e sul rinnegare se se stessi . Quando a Clémence verrà promessa la possibilità di accedere alla carica nazionale di ministro, disattenderà la fiducia che i suoi elettori avevano in lei. Sarà pronta a tradire il partito, a cui aveva promesso un passo indietro per favorire l’ascesa politica di una sua giovane collaboratrice. Rinnegherà l’amicizia di Yazid, che, perdendo il suo mentore politico, sarà costretto a fare i conti con l’uomo che non avrebbe mai voluto diventare. Finirà per disattendere quelle promesse di giustizia ed equità che aveva fatto a se stessa fin dall’inizio della sua carriera politica.

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Promesse non mantenute. Esistenze lasciate ai margini. Amicizie negate. Intrighi politici. Dilagare della corruzione e del degrado. Il tutto raccontato in un ritmo equilibrato tra dramma esistenziale e thriller politico. La promessa: il prezzo del potere ha in sé tutti gli elementi per poter tenere incollato alla poltrona lo spettatore. Anche laddove la narrazione tende ad una rappresentazione eccessivamente intimista, Kruithof può contare sulla straordinaria interpretazione di Isabelle Huppert, perfetta per la parte di una protagonista così intrigante ma anche subdola. E anche su uno degli attori più interessanti del panorama cinematografico francese, Reda Kateb, abile nel riportare la crisi di Yazid, che non sa più se dover far fede al suo debito di riconoscenza nei confronti della sua mentore o mantenere il legame e il rispetto verso le sue origini.

La promessa: il prezzo del potere è uno dei film che vi consigliamo di vedere questa settimana. Lo trovate in sala, distribuito da Notorious Picutures.

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