Il Cinema Teatro Maffei nasce all’inizio del secolo scorso come Salone Eden sullo stile dei cafè chantant parigini. Negli anni ’30 è già uno dei principali teatri torinesi. Distrutto nei bombardamenti della seconda Guerra Mondiale, rinasce insieme alla prima compagnia di avanspettacolo fondata dall’impresario Ventavoli. Il passaggio a sala cinematografica avviene alla fine degli anni ’70 parallelamente alla nascita del varietà televisivo, che ha sostituito l’avanspettacolo. La trasformazione finale in sala a luci rosse dall’inizi avviene degli anni ’80, quella Golden Age italiana che portava già tutti i segni della decadenza. Oggi rinasce senza cancellare la sua storia di spazio culturale – anche nei suoi aspetti più controversi e criticabili – ma cercando di dargli una connotazione contemporanea e innovativa.
Si chiama New Era ed è la possibilità che Cinema Teatro Maffei vuole offrire al panorama artistico e culturale per riuscire a maturare un nuovo contesto critico dell’arte, attraverso un programma di musica, teatro, danza, performance, proiezioni, esposizioni, laboratori e incontri.
Un po’ come il New Era, il celebre cappellino con visiera, capace di mimetizzarsi su una passerella così come in uno skatepark, must controtendenza sul palco di una freestyle battle come tra il pubblico di un live pop, Cinema Teatro Maffei vuole diventare un prodotto di massa. L’importante è che sia critica, capace di agire e vogliosa di riprendersi il mondo, magari partendo da un teatro in San Salvario a Torino.
Come ricordano i proprietari della sala:
In un periodo in cui la nostra normalità è continuamente messa in dubbio dal dilagare di una pandemia che offusca il presente e le certezze del futuro, Nuova Era nasce con una presa di coscienza degli errori compiuti: il Mondo impone una nuova empatia verso tutti i suoi esseri viventi: umani, animali e vegetali, obbligandoci ad essere parte di un sistema di cui non si può più essere protagonisti, in quanto cittadini di quell’Occidente agiato che ha piegato l’intero pianeta alle proprie esigenze. Cercare una soluzione nella resilienza di modelli politici, sociali e culturali conservativi risulta ogni giorno più critico e difficile da sostenere.
Da qui nasce la mission di Cinema Teatro Maffei: creare un luogo aperto all’azione artistica, convintə che la cultura in tutte le sue espressioni debba riguadagnarsi un ruolo radicale nella critica dell’attuale e nella visione del futuro, senza perdere il suo valore terapeutico e catartico, perché con l’arte vogliamo continuare a piangere, ridere, sognare ed arrabbiarci.
Cinema Teatro Maffei aprirà le proprie porte il 10 febbraio con un claim: invadetelə senza paura; dateci una mano a crearne il futuro; adottatelə ed educatelə insieme a no. Cerchiamo insieme di forgiare la visione fuori dal binario.
La proposta culturale sarà vastissima e toccherà tutte le espressioni artistiche; si parte oggi, giovedì 10 febbraio alle 19.00. A inaugurare la cinque giorni di New Era sarà l’esposizione Trans of Turin, un progetto foto-narrativo che dà voce a otto persone transessuali ritratte nelle otto circoscrizioni di Torino. La ricca programmazione, che si concluderà lunedì 14 febbraio, vedrà anche live radio, spettacoli teatrali, film, performance e live show e molte altre experience artistiche (si allega programma completo). A chiudere il palinsesto sarà Teresa Cinque, che firmerà le copie del suo libro Amorologia, in vendita presso il Maffei, dopo lo stand up Errori di base.
Ad inaugurare la programmazione cinematografica, invece, sarà, proprio oggi, alle 22.10, la proiezione del film Polvere di Antonio Romagnoli. Già presentato, all’interno della sezione competitiva 2021 Fuori dal Giro, alla XX del Festival del Cinema di Porretta lo scorso dicembre, il film vanta nel cast importanti attori quali Salvatore La Ruina e Roberta Mattei, chiamati qui ad una interpretazione ibrida, tra cinema e teatro, di questa trasposizione cinematografica dello spettacolo portato in scena da loro stessi. Una storia forte quella di Polvere, che riesce a raccontare il drammatico contesto della violenza psicologica all’interno di una coppia al limite: incapace di ritrovare serenità ed equilibrio; costretta a muoversi in un ambiente ristretto che sembra soffocare non solo il loro amore, ma la loro esistenza stessa. Con un budget di produzione davvero limitato (10.000€), Romagnoli riesce ad offrire al pubblico un’esperienza quasi unica, permettendo allo spettatore di entrare, quasi in punta di piedi, nell’appartamento in cui i protagonisti si muovono e offrendo una visione sulla scena che è in empatia e sinergia con quanto lo stesso attore vede in ogni singolo momento.
Davvero un ottimo modo di iniziare una nuova avventura. Che fa onore al coraggio e sostiene la volontà dei proprietari e programmatori del Cinema Teatro Maffei di tornare a riaprire in quello che sembra essere uno dei momenti più difficili per il mondo degli esercenti. A loro va l’in bocca al lupo e il supporto di tutta la redazione. Qui potete trovare tutta la programmazione prevista per la rassegna di apertura New Era.