Sin da subito, avviando il nostro progetto, abbiamo voluto pensare ad uno spazio dedicato ad alcune sale cinematografiche. Un modo per poter mostrare gli enormi sforzi che gli esercenti hanno fatto nel corso dell’ultimo biennio e stanno continuando a fare in questi mesi così difficili per il mondo del cinema.
Tra quelle che finora ci hanno dato fiducia siamo orgogliosi di avere il Teatro Ricciardi di Capua (scoprite qui la programmazione settimanale), la cui direzione artistica è affidata a Francesco Massarelli. Stasera alle 21 e domani in doppio spettacolo (18.00-21.00) avrete modo di accomodarvi tra le splendide poltroncine di questo luogo dalla storia così importante per assistere a quello che non esitiamo definire uno dei film più belli tra quelli distribuiti nella settimana di Natale.
Stiamo parlando del West Side Story di Steven Spielberg. Non un semplice remake, a 60 anni dal musical capolavoro di Robert Wise e Jerome Robbins. Una rilettura (rispettosa, quasi da vero fan) quella di Spielberg che non vuole stravolgere né tanto meno minare la potenza narrativa che già l’originale con Natalie Wood e Richard Beymer era stato in grado di offrire. Il nuovo West Side Story è un omaggio al quel grande film e a quella colonna sonora che Leonard Bernstein (adattate e arrangiate per il nuovo adattamento da David Newman) ha reso iconica dagli anni Sessanta fino a oggi.
Ma é un grande tributo anche al cinema di quegli anni. Alla capacità di raccontare storie che coinvolgevano il pubblico attorno a tematiche spesso celate dagli occhi di una politica cieca e disattenta alle rivendicazioni dei più deboli.
Nella sua nuova versione cinematografica, Spielberg sceglie giovanissimi attori, per lo più sconosciuti, capaci di dare ai personaggi di Maria, Tony, Anita, Bernardo e Riff non solo nuovi volti, ma nuova linfa e consapevolezza di come il cinema possa e debba ancora dai imparare grandi classici del passato. Lo fa lasciando che un’attrice dalla storia enorme e dall’indimenticabile bravura quale Rita Moreno (l’iconica Anita del 1961, che diventa la saggia Valentina nel 2021) passi loro il testimone. Facendo probabilmente loro spazio negli annali del grande cinema.
Un film che vi consigliamo assolutamente di vedere, approfittando della splendida programmazione del Teatro Ricciardi.