Meglio un film qui che cercarlo altrove.

Così recita il sottotitolo che abbiamo scelto per questa nostra nuova avventura editoriale. Se siete qui a leggere, vuol dire che, in qualche modo, avete sentito parlare di Filmaltrove, il nuovo sito di informazione ed approfondimento cinematografico nato da un’idea di Joana Fresu de Azevedo e Giada Sartori (scoprite di più su di loro cliccando sulla sezione Chi siamo), vi è capitato un post scrollando la vostra bacheca Facebook o quello che a volte è il vero motore della promozione (il passaparola) ha nuovamente funzionato. Di sicuro siete qui perché siete appassionati, curiosi, interessati al mondo del cinema. Benvenuti!

Filmaltrove nasce dalla passione di due giovani (una un po’ meno, ma prendetela come una sorta di licenza poetica) donne, con la spesso compulsiva voglia di mettere nero su bianco emozioni, pareri, impressioni su ciò che vedono. Due donne che, a vario titolo, vivono di e per il cinema; la sua valorizzazione; la sua diffusione. E che passano la gran parte delle loro giornate a parlarne, leggerne e, soprattutto, a guardare film, serie tv, videoclip, programmi televisivi, selezioni di festival cinematografici. E andare altrove. All’interno di questo sito troverete tutto questo. Ci sarà spazio per i film più attesi della settimana, che siano giudicati aprioristicamente come sicuri successi al botteghino o produzioni/distribuzioni indipendenti. Troverete le serie che capeggiano le classifiche delle visualizzazioni delle principali piattaforme o alcuni consigli nati dall’andare a spulciare nei loro cataloghi, per scovare ciò che l’algoritmo non aveva ancora capito che voleste assolutamente vedere. Forti della convinzione che il cinema possa trovarsi ovunque, in Filmaltrove potrete leggere di consigli letterari (biografie, manuali, romanzi da cui sono stati tratti trasposizioni cinematografiche) sulle ultime uscite a tema e inviti a visitare mostre su tutto il territorio nazionale. E altrove.

Joana e Giada

Lo sappiamo. Vi starete chiedendo se ci fosse davvero bisogno di un altro sito, dichiaratamente gestito da una redazione di non professionisti (anche se avremo delle frequenti incursioni di collaboratori con tesserino), che parli di cinema e tv. La nostra risposta è semplice e sincera: probabilmente no! Ma sappiamo anche che per noi poter scrivere delle nostre passioni, di ciò che ha colpito i nostri occhi prima e i nostri cuori poi, così come di ciò che proprio ci abbia deluso è parte stessa di ciò che siamo. Non abbiamo la pretesa di avere verità in mano, certe di fattore fondamentale: il cinema è di tutti.

In un periodo storico come quello che stiamo vivendo a causa della pandemia, che ha trasformato la nostra quotidianità in un qualcosa degno della peggior sceneggiatura di film su mondi distopici e catastrofici, il nostro modo di fruire di prodotti cinematografici e audiovisivi è radicalmente cambiato. Il lockdown prima e la paura dei contagi poi ci hanno portato ad aumentare esponenzialmente le nostre ore di visione e accrescere il numero di abbonamenti alle piattaforme streaming. Il (lento e altalenante) ritorno in sala ci ha fatto diventare più selettivi nelle nostre scelte, così come spesso incomprensibili strategie distributive hanno messo a dura prova la nostra predilezione per la visione in sala rispetto a quella dal divano di casa. Ci siamo spesso trovate a chiederci per quale motivo ad un film di – a nostro giudizio – dubbia qualità (nella nostra redazione ci sono genitori afflitti alla continua visione di prodotti quali Me contro Te e relativi sequel) venisse concesso l’onore di una uscita theatrical, mentre pellicole dall’incredibile potenziale qualitativo soffrissero di ingombranti problemi distributivi, spesso costretti a ritardare la loro uscita in attesa di un calendario migliore o alla (s)vendita a qualche piattaforma (per portarvi ad esempio uno dei film che giudichiamo tra i più interessanti della passata stagione cinematografica, I Giganti di Bonifacio Angius, la cui distribuzione indipendente ha portato il film a fare un discreto giro per festival – vincendo anche il prestigioso Premio Petri 2021 nell’ambito della XX edizione del Festival del Cinema di Porretta, e andato su ChiliTV poco dopo) . Allo stesso modo, spesso restiamo sbalordite dall’uscita direttamente in piattaforma di alcuni titoli che, senza dubbio, avrebbero avuto un pubblico ad attenderli in sala (di due dei casi più recenti, Being the Ricardos di Aaron Sorkin e Tick Tick… Boom diretto da Lin-Manuel Miranda vi parliamo già da questa settimana). Non abbiamo risposte a questi fenomeni. Anche se siamo consapevoli, che, purtroppo, la disaffezione verso la sala era già iniziata prima del dilagare del Covid-19, così come sappiamo che (troppo) spesso si cerca nelle piattaforme un capro espiatorio per non ammettere almeno un paio di decenni di irresponsabili strategie da parte produttiva e distributiva.

Ma sappiamo (o vogliamo convincercene) che la magia del cinema (ovunque esso sia) non si spegnerà mai. Piuttosto, è suscettibile di cambiamenti, anche radicali. Noi di Filmaltrove vogliamo seguire e comprendere insieme a voi il destino della Settima Arte. Al cinema e altrove.

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