In attesa di scoprire i vincitori dell’edizione 10, domenia 3 marzo alle 18.00 il Seeyousound omaggia una delle figre più interessanti per panorama artistico underground italiano. Claudio Galuzzi. Verrà infatti presentato, in abbinamento ad una speciale live perormance di Cristina Donà, Se il cielo è tradito. La storia di Claudio Galuzzi diretto da Gregory Fusaro.

Poeta, artista dalle innumerevoli sfaccettature e capace di combinare in modo non convenzionale arte, musica, pittura e letteratura, Claudio Galuzzi ha saputo influenzare un’intera generazione, quella cavallo tra gli anni ’80 e ’90, divenendo ispirazione per molti artisti della cultura underground che lo hanno conosciuto o anche che anche semplicemente frequentavano il suo locale, il Lenz, a Piacenza.

Abbiamo incontrato Gregory Fusaro, che domenica sarà al Cinema Massimo di Torino per presentare il suo film e che ci ha raccontato cosa lo abbia spinto non solo a idearlo (sua anche la sceneggiatura), ma anche a produrre Se il cielo è tradito, insieme al collettivo artistico Underground? (torneremo poi su questo punto interrogativo finale)

Nonostante il suo ruolo nella cultur underground italiana, il nomedi Claudio Galuzzi è poco conosciuto. Cosa ti ha spinto ad approfondire con un film la sua figura?

Potrei dire che Se il cielo è tradito è un film nato alla macchinetta del caffè. Perchè è andata proprio così. Anche io non conoscevo Claudio Galluzzi. La prima volta me ne ha parlato una collega a lavoro, mentre facevamo una pausa. Abbiamo iniziato a parlare di musica. Nello specifico, degli Afterhours e di Cristina Donà, che ascoltavo da sempre. Fu quella mia amica e collega a parlarmi del Lenz e del suo proprietario, Claudio appunto. Degli artisti e dei tanti giovani che lo frequentavano, degli eventi che ospitava.

Mi ha molto incurosito. E ho fatto quello che ognuno di noi farebbe davanti a qualcuno o qualcosa che non conosce: l’ho cercato su internet. Il non aver trovato praticamente nessuna informazione su di lui mi ha incuriosito ancora di più.

A quel punto, volevo scoprire di più non tanto sulla sua figura. Ma cercare di capire che persona fosse, tanto da essere capace di ifluenzare così tanti in quegli anni. Non volevo fara un documentario che fosse solo di intervite a musicisti o artisti. Ma scoprire chi era davvero Claudio. Così ho cerato e contattato direttamente la sua famiglia. Che mi ha davvero aperto un mondo. In cui sono entrato e che mi ha dato tantissimo.

Seeyousound 10 intervista Gregory Fusaro
In una visione così intima che dai di lui nel suo film, prendi spunto da uno dei suoi libri più intimi: La Pianura Dentro.

Considera che dovevo costruirmi un’mmagine di una persona che non conoscevo. Tutta la costruzione di Se il cielo è tradito ruota attorno alla mia voglia non tanto di fare un documentario su di lui, ma di avvicinarmi a lui, al suo pensiero, alle cose che voleva dire. Farlo partendo dalle sue stesse parole era per me fondamentale.

Il Seeyousound ha deciso di far seguire alla proiezione del tuo film una speciale performace live di Cristina Donà. Cosa pensi di questo abbinamento?

Sono felicissimo di questa decisione. Credo quello tra la visione del mio film e un concerto di e con Cristina Donà sia il matrimonio perfetto. Cristina, che ho intervistat ovviamente per il documentario, era un’amica di Claudio. Lo conosceva bene. Tanto che è stato lui a convincerla e a aiutarla a fare le sue prime esibizioni dal vivo.

Parliamo del collettivo artistico di cui fai parte e che produce il film: Underground?

Prima di tutto, e è la cosa più importante, è un gruppo fatto di persone. Ognuna con la propria sensibilità. A cui piace stare insieme e pensare di poter fare cose insieme. Ci occupiamo di contenuti audiovisivi, ma anche di musica, di poesia, di arte a tutto campo. Recentemente abbiamo anche creato una nostra casa editrice, Edizioni Underground? Anche in questo caso, rigorosamente con il punto interrogativo alla fine. Perché in quello che facciamo a spingerci è sempre la voglia di non smettere mai di porci domande, di scoprire nuove cose.

Scopri anche l’intervista a Carlo Griseri, direttore di Seeyousound International Music Film Festival

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