Al via oggi la quarta edizione del Premio Nazionale Elio Petri, manifestazione cinematografica ideata e realizzata da Porretta Cinema per omaggiare il grande regista romano, legato da un fortissimo legame con il comune emiliano già teatro della storica Mostra del Cinema Libero di Porretta Terme.

Importanti le novità previste per quest’anno. Alcune, come l’allargamento della Giuria di Esperti, sono già state comunicate. Mentre dobbiamo ancora scoprire, dopo che nelle scorse edizioni era andato all’attore Andrea Sartoretti e al regista Alfonso Cuaron, a chi andrà il Premio alla Carriera. Sappiamo, però, che sarà un importante rappresentante della passata stagione cinematografica.

Una delle novità più importanti, comunque, resta la possibilità di (ri)vedere in sala tutti i titoli della cinquina di questo 4° Premio Nazionale Elio Petri. Questo può succedere grazie alla preziosa collaborazione con una sala bolognese, il Cinema Odeon, in cui sarà possibile assistere gratuitamente a tutte le proiezioni previste, tutti i mercoledì di novembre, alle 18.45.

Ripassiamo la cinquina in concorso e il calendario delle proiezioni, grazie al manifesto ufficiale del Premio

Ad inaugurare le proiezioni gratuite del Premio Nazionale Elio Petri sarà proprio stasera Anima Bella di Dario Albertini.

Per raccontarvi questa appassionata e delicata storia di legami familiari, che si unisce fortemente, in una ipotetica trilogia ancora da concludersi, con l’opera prima del regista, Manuel (2017), ci affidiamo alle parole dello stesso Dario Albertini:

Anima Bella è un film ispirato a un mio documentario (Slot). Il film è il secondo capitolo di una trilogia ideale iniziata con Manuel, sul misterioso e complesso rapporto tra genitori e figli. Ho iniziato a lavorare a questa idea molti anni fa, ma solo dopo aver individuato la chiave, e il punto di vista narrativo, ho iniziato a scrivere la sceneggiatura. Il punto di vista è quello di una ragazza appena diciottenne, e la chiave è mettere al centro del racconto il rapporto padre-figlia, mantenendo sullo sfondo – seppur tema scatenante – ciò che invece è protagonista nel documentario, ovvero il gioco d’azzardo compulsivo. Terminata la sceneggiatura però, ho faticato  molto ad immaginare il film. Forse proprio perché gli anni trascorsi a girare Slot nella realtà più pura, mi impedivano di trovare una credibilità nella finzione della scrittura. Ma il fortunato incontro con i due protagonisti – Luciano Miele e Madalina Maria Jekal –  ha spazzato via ogni dubbio, indicandomi costantemente la strada da percorrere.

Vi ricordiamo che Filmaltrove è media partner ufficiale del Premio. Nelle prossime settimane, quindi, troverete tanti approfondimenti e contenuti speciali legati agli eventi previsti.

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