Torna dal 10 al 20 ottobre per la sua XI edizione il FILM FESTIVAL DIRITTI UMANI LUGANO-FFDUL, l’appuntamento annuale che continua a dare voce a chi lotta per i propri diritti nel mondo, utilizzando il cinema come potente strumento di narrazione. Con undici giorni di programmazione e più di 30 film presentati, il festival metterà in luce le tematiche più urgenti dell’attualità a partire dalle sale del Cinema Corso e del Cinema Iride di Lugano, ma anche dal Cinema Lux art hour di Massagno. Prosegue quest’anno il Concorso internazionale, nato l’anno scorso in occasione del decennale di FFDUL, che prevede 8 titoli, tutti in anteprima svizzera. Il festival però non è solo proiezioni, ma anche importanti occasioni di dialogo con esperti e registi sui temi suggeriti dai film della selezione e Oltrefestival, una serie di eventi off al fine di coinvolgere l’intera città di Lugano uscendo dalle sale.

Il concorso internazionale di lungometraggi

Sono otto i film del Concorso internazionale di lungometraggi che concorreranno per il Premio della giuria e per il Premio del pubblico, oltre al Premio ONG, che quest’anno sarà consegnato da FRASI, associazione che opera a favore dei diritti di persone che si trovano in condizioni di vulnerabilità, in particolare di bambini, bambine e donne.

I film selezionati per il Concorso sono: Grand me di Atiye Zare Arandi, Memories of a Burning Body (Memorias de un cuerpo que arde) di Antonella Sudasassi Furniss, Pisni zemli, shcho povilno horyt’ (Songs of slow burning earth) di Olha Zhurba, Savanna and the Mountain (A Savana e a Montanha) di Paulo Carneiro, To a Land Unknown di Mahdi Fleifel, SR di Lea Hartlaub, The Black Garden di Alexis Pazoumian e Amal di Jawad Rhalib.

La giuria del Concorso internazionale di lungometraggi è composta da Catherine Bizern, delegata generale del festival Cinéma du réel di Parigi, un punto di riferimento nel panorama del cinema documentario, giunto quest’anno alla sua 46a edizione. A lei si affianca il regista Daniele Gaglianone, autore de I nostri anni e La mia Classe . A completare la giuria, Sabine Gebetsroither, co-direttrice di Crossing Europe Film Festival Linz, uno dei festival cinematografici più importanti in Austria.

Il premio Diritti Umani per l’Autore 2024


IL PREMIO DIRITTI UMANI PER L’AUTORE 2024 va al regista e artista Avi Mograbi, che sarà ospite del festival per ritirare il premio, il 18 ottobre, e per presentare due suoi film in una breve retrospettiva a lui dedicata. Il regista incontrerà e dialogherà con il pubblico del FFDUL per raccontare il suo impegno artistico, politico e civile. Il primo film di Avi Mograbi che vedremo è Z32, dove son state raccolte testimonianze e dubbi di un soldato israeliano che ha partecipato a un’operazione di ritorsione contro due poliziotti palestinesi. Un film sul potere e il valore della memoria che diventa anche un viaggio, da parte del regista, verso la comprensione e il perdono.

Il secondo film, in programma il 19 ottobre, è Avenge, but one of my two eyes, film del 2005. Il conflitto tra Israele e Palestina viene raccontato dal punto di vista dei palestinesi, che quotidianamente subiscono controlli e perquisizioni da parte delle forze israeliane: contadini impossibilitati a lavorare la terra, studenti costretti a lunghe attese ai check-point, anziani bloccati fuori dalle proprie abitazioni.

I FILM E LE TEMATICHE RICORRENTI

Anche quest’anno FFDUL invita lo spettatore a esplorare tematiche spesso trascurate dell’attualità, offrendo uno sguardo approfondito e attento attraverso la lente del cinema. Le tematiche che verranno affrontate, in questa undicesima edizione, partono dai conflitti che tormentano il nostro pianeta. Accanto alle testimonianze portate da Avi Mograbi, vi sarà anche quella del collettivo israelo-palestinese formato da Basel Adra, Yuval Abraham, Hamdan Ballal e Rachel Szor che, in No Other Land, ha filmato per sei anni l’operazione di espulsione forzata degli abitanti di Masafer Yatta in Cisgiordania da parte dell’esercito israeliano. From Ground Zero, il progetto lanciato dal regista palestinese Rashid Masharawi, composto da ventidue episodi, undici dei quali presentati al FFDUL, ci porta, direttamente dentro Gaza, grazie allo sguardo unico
e personale di giovani autori e autrici palestinesi, che ci mostrano l’orrore quotidiano della guerra e il profondo desiderio di ritrovare speranza.

Photophobia di Ivan Ostrochovský e Pavol Pekarčík, racconta il dramma dei bambini che si nascondono nella metropolitana di Kharkiv popolata da più di 1.500 rifugiati mentre Riverboom di Claude Baechtold segue il viaggio di tre reporter in Afghanistan dopo gli attacchi dell’11 settembre. Il passato, il presente e il futuro dell’immigrazione arrivano grazie a Figli proibiti di Mariano Snider, che racconta di tutte quelle bambine e quei bambini, figli degli stagionali che lavoravano in Svizzera e che hanno vissuto in clandestinità o lontano dai genitori. Inoltre torna al festival Rachel M’Bon con Dans la place, realizzato insieme a Juliana Fanjul. Questo cortometraggio, nato su commissione della Città di Carouge, vede la regista parlare di razzismo con dei giovani residenti del comune e due migranti, minori non accompagnati, arrivati dall’Afghanistan.

Gli ospiti

Molti ospiti locali e internazionali saranno presenti all’undicesima edizione del FFDUL.
Autori, autrici e protagonisti accompagneranno molte delle proiezioni del Concorso al cinema LUX art house dal 10 al 13 ottobre. Il Premio Diritti Umani per l’Autore 2024, il regista e videoartista Avi Mograbi, sarà a Lugano il 18 ottobre per ritirare il Premio e presentare due suoi film. Tra gli altri autori presenti anche Yuri Ancarani per due appuntamenti distinti: al cinema Corso con Il Popolo delle donne e allo spazio L’Ove per un appuntamento di OltreFestival in cui presenterà la trilogia The Roots of Violence. Domenica 13 ottobre, ad accompagnare Riverboom di Claude
Baechtold, saranno presenti il regista del film e l’attivista per i diritti delle donne Jamileh Amini insieme a Amnesty International. Daniele Gaglianone, membro della giuria del Concorso, terrà invece una masterclass con gli studenti del CISA e il pubblico del festival.

Il Festival

Il festival 2024, sempre sotto la direzione di Antonio Prata e la presidenza di Roberto Pomari, e fortemente voluto dalla Fondazione Diritti Umani di Lugano, rinnova inoltre le collaborazioni con associazioni e ONG locali e internazionali.
Il Film Festival Diritti Umani Lugano, inoltre, ha costituito nel 2015 il network nazionale dei Film Festival e Forum sui Diritti Umani, insieme a FIFDH di Ginevra e Human Rights Film Festival Zurich. Oltre confine, il festival collabora con il Festival dei Diritti Umani di Milano.

Scopri il programma completo e le modalità di partecipazione sul sito del festival: https://www.festivaldirittiumani.ch/it/

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