A completamento della XXI edizione del Festival del Cinema di Porretta Terme 2022, un altro evento cinematografico prenderà vita oggi a Porretta Terme: la celebrazione del cinquantesimo anniversario dalla prima proiezione italiana di Ultimo tango a Parigi. Il film, infatti, torna al Cinema Kursaal (alle ore 21.00). Capolavoro, quanto discusso e dirompente, di Bernardo Bertolucci, che scelse Porretta, e la cornice dell’allora Mostra Internazionale del Cinema Libero di Porretta Terme (di cui FCP è erede), per la sua première italiana, avvenuta esattamente il 15 dicembre 1972.

Ultimo tango Porretta Cinema evento
Bernardo Bertolucci aveva già ricordato la prima a Porretta durante il quarantennale di Ultimo tango a Parigi, sempre organizzato da Porretta Cinema al Cinema Kursaal nel 2012

50 anni di Ultimo tango a Parigi: un evento unico

È questo di Porretta, come comunica la Fondazione Bernardo Bertolucci (partner dell’appuntamento porrettano), l’unico evento del cinquantesimo organizzato in Italia, che vede come main partner anche il Gruppo Hera. Il momento sarà particolarmente interessante per l’intervento di Marco Tullio Giordana, il quale ebbe fortuitamente modo di vivere il set dell’Ultimo Tango che fu per lui una vera folgorazione. Come ha avuto modo di raccontare agli organizzatori di Porretta Cinema, il regista ha dichiarato:

Nel  1972 mi trovavo a Parigi perché volevo visitare la mostra antologica di Francis Bacon al Grand Palais, la più grande e completa mai fatta, un evento memorabile. Avevo compiuto da poco 22 anni e a quel tempo volevo fare il pittore, o almeno così credevo. Bacon ebbe su di me un effetto sconvolgente: di colpo cancellò tutte le mie ambizioni. Conoscevo i suoi quadri ma non li avevo mai visti dal vivo, perlomeno non così tanti e tutti insieme. Compresi che mai avrei raggiunto quelle altezze e che non avrei potuto essere altro che un epigono, un patetico imitatore. Uscii dal Grand Palais con la morte nel cuore, la sensazione che tutto fosse perduto.
Pensai di buttarmi nella Senna, lo so che fa ridere ma in quel momento facevo davvero sul serio. Chi non ha mai pensato da ragazzo (e qualche volta forse anche da grande) di levarsi di torno? Cercai il mio ponte ma non trovavo mai quello buono. Troppa gente, troppa polizia, troppe barche di turisti che passavano.Arrivai a quello di Bir-Hakeim, nel lussuoso quartiere di Passy e qualcosa di curioso attirò la mia attenzione. C’erano dei grossi proiettori, un sacco di gente che si muoveva come un formicaio ben organizzato, insomma: una troupe al lavoro. Sentii che molti parlavano italiano. Mi avvicinai e vidi… Marlon Brando avvolto in un cappotto color cammello. Stavano girando quella che sarebbe diventata la scena iniziale di Ultimo tango a Parigi: una immensa gru che scendeva vertiginosamente dall’alto fino a inquadrare in primo piano un affascinante uomo disperato. Rimasi a guardare incantato, restai lì finché non scese la sera, attento a non dare nell’occhio per non farmi allontanare.
Dimenticato il proposito di annegare nella Senna, decisi che da grande avrei fatto quello che faceva il bel ragazzo col cappellaccio nero che muoveva tutto e tutti raggiante di felicità. La sera andai a vedere un suo film al St. André des Arts, aperto da poco: Strategia del ragno. Uscii dalla sala che la decisione era presa. Grazie Bernardo.

Inoltre la pellicola che verrà proiettata a Porretta Terme questa sera è quella del CSC -Cineteca Nazionale, curata da Vittorio Storaro nel 2018.

Ultimo tango Porretta Cinema evento
Ph. CSC – Cineteca Nazionale, messa a disposizione di Porretta Cinema per l’evento

Uno scandalo durato 50 anni.

Film scandalo per eccellenza, Ultimo tango a Parigi è sicuramente un’opera testimone del suo tempo, ma è anche un caso emblematico per capire quanto e come sia cambiato il cinema (italiano, e non solo), il suo posto nell’immaginario, il modo che abbiamo di parlarne e dargli valore. A cinquant’anni dalla sua uscita, il capolavoro di Bernardo Bertolucci continua ad essere imprescindibile non solo per quello che ci dice del suo tempo, ma anche per quello che ci rende evidente del nostro. L’impatto culturale del film e la sua attualità si prolungano fino a oggi.

Vittima della censura giudiziaria e della sua azione repressiva, che nel 1976 portò addirittura alla distruzione delle copie (per fortuna non tutte).
L’azione giudiziaria scaturì proprio alla prima proiezione italiana, avvenuta a Porretta.
Ultimo tango a Parigi è ancora oggi un film discusso per i temi, la rappresentazione della sessualità, e i suoi stessi modi di produzione. Nell’era del #metoo, le polemiche sul consenso nel rapporto tra Maria Schneider e Marlon Brando, e sui limiti della libertà creativa del regista, hanno reso nuovamente il film materia di rovente scontro ideologico.

Infine, il film di Bertolucci è uno straordinario esempio di come siano cambiati i luoghi e i riti di elaborazione e diffusione della cultura cinematografica. Proiettato per la prima volta a New York nell’ottobre del 1972, Ultimo tango fu poi presentato quasi contemporaneamente, nel dicembre dello stesso anno, a Parigi (14 dicembre) e alla Mostra Internazionale del Cinema Libero di Porretta Terme (15 dicembre), in quegli anni uno dei centri della vita cinematografica in Italia.
Dopo quindici anni dall’inizio della vicenda giudiziaria, nel 1987 il film fu riabilitato e ne fu autorizzata la distribuzione nelle sale o in tv.

Ultimo tango Porretta Cinema evento

Per l’evento del cinquantennale a Porretta Terme – organizzato da Porretta Cinema in collaborazione con Fondazione Bernardo Bertolucci, Fondazione Cineteca di Bologna, CSC-Cineteca Nazionale e realizzata grazie al contributo del Gruppo Hera – è stato prodotto un manifesto ad hoc, il cui visual originale è del celebre illustratore Antonello Silverini. Un omaggio pittorico di enorme valore, che, con un richiamo allo stile baconiano, cerca di raccogliere tutto lo struggimento narrativo del film, la dinamica dei personaggi e il rapporto tra attori che regista, un misto di attrazione e ripugnanza, durato per anni e destinato parimenti a diventare espressione stessa del film.

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