Torna da mercoledì 19 a domenica 23 ottobre 2022 la nona edizione del FILM FESTIVAL DIRITTI UMANI LUGANO – FFDUL, cinque giorni con più di 20 film e altrettanti approfondimenti con ospiti internazionali e locali, fondazioni, ONG, testimoni, autori per favorire il coinvolgimento e la sensibilizzazione sulla violazione, ma anche la conquista e riconquista dei Diritti Umani. Con l’obiettivo di far luce anche sulle realtà poco conosciute o purtroppo dimenticate, così come su quei diritti violati, più sopiti e nascosti, del nostro quotidiano, continuando ad amplificare la voce di chi non ne ha, grazie all’attenta selezione di titoli sotto la direzione di Antonio Prata e con la presidenza di Roberto Pomari.

Quest’anno FFDUL riserva al pubblico 26 titoli, tra cui 9 prime svizzere e 15 prime per la Svizzera italiana. Come è abitudine il festival si snoderà tra le tradizionali sedi del Cinema Corso e del Cinema Iride di Lugano, presso cui sarà possibile vedere tutti i film in programma.

Dallo schermo e dal linguaggio cinematografico alla discussione e all’approfondimento: come sempre i temi trattati nei film saranno oggetto dei FORUM DI APPROFONDIMENTO, che da sempre contraddistinguono il FFDUL. Dopo le proiezioni, sul palco si alterneranno esperti dei temi narrati nei film, insieme ai registi e ai protagonisti delle storie appena viste, per dialogare insieme al pubblico.

FILM APERTURA E CHIUSURA

Il film che aprirà questa nona edizione di FFDUL mercoledì 19 (ore 20.30 al Cinema Corso) sarà Khers Nist (Gli orsi non esistono), del regista iraniano Jafar Panahi, arrestato il luglio scorso mentre si informava sulla detenzione di un altro regista in carcere e ora in attesa di scontare sei anni di pena. Il film è stato presentato in anteprima mondiale a Venezia 79 e ci mostra la vita quotidiana degli artisti ed intellettuali iraniani.

In chiusura (domenica 23 ottobre | ore 20.30 | Cinema Corso) invece assisteremo alla prima per la Svizzera italiana di Alcarràs, Orso d’oro all’ultima Berlinale, della regista spagnola Carla Simón, che racconta una coinvolgente storia di famiglia sul conflitto tra tradizione e futuro, tra vita nei campi e usurpazione dei diritti di proprietà.

GLI OSPITI

Le giornate del festival saranno come sempre animate dalla presenza di molti ospiti cinematografici e non. Innanzitutto la regista franco cambogiana Neary Adeline Hay riceverà il PREMIO DIRITTI UMANI PER L’AUTORE 2022. Oltre a lei ci sarà Rachel M’Bon, co-regista di Je suis noires, film svizzero che racconta delle difficoltà delle donne afrodiscendenti in Svizzera e del razzismo sistemico.

Ospiti al FFDUL anche i registi di Étincelle, Valeria Mazzucchi e Antoine Harari, che parleranno del loro racconto a proposito della ZAD (Zone à Défendre di Notre-Dames-des-Landes) situata a circa 30 chilometri dalla città di Nantes, in Francia, uno dei più grandi spazi autonomi d’Europa.

In occasione della mostra Finestre sull’Altrove | 60 vedute per 60 rifugiati sarà possibile incontrare anche l’autore Matteo Pericoli, architetto e disegnatore, presente a Lugano nei primi giorni di festival.

RITORNA IL PROGRAMMA PER LE SCUOLE

Il coinvolgimento di giovani e studenti, che negli anni si è dimostrato essere uno tra i momenti più ricchi e necessari del festival, rimane un obiettivo fondamentale, parte integrante della mission del festival, con proiezioni dedicate al pubblico scolastico del territorio.

Anche nel 2022 il FFDUL ha selezionato sei pellicole e sei temi di discussione da approfondire con gli studenti delle superiori che assisteranno alle proiezioni, insieme a specialisti e protagonisti.

Tematiche forti e di grande attualità: la scelta fra tradizione e integrazione (Yuni), la radicalizzazione (The Return: Life After ISIS, prima Svizzera italiana) il sistema giudiziario russo (The Case, prima Svizzera), le scelte alternative con la comunità della ZAD di Nantes (L’Étincelle, prima Svizzera italiana), la vita delle seconde e terze generazioni di afrodiscendenti in Svizzera (Je suis noires, prima Svizzera italiana), e la brutalità dei regimi totalitari (Myanmar Diaries) raccontati da un collettivo di giovani necessariamente, per motivi di sicurezza personale, anonimi.

I PREMI

L’appuntamento più importante del festival è sicuramente il riconoscimento e la consegna del Premio Diritti Umani per l’Autore che in questa edizione sarà conferito alla regista franco-cambogiana NEARY ADELINE HAY, presente a Lugano per ritirare il premio e presentare due dei suoi film.

Un altro premio, tradizionalmente consegnato, per affinità tematiche, in occasione di FFDUL, è il PREMIO GIORNALISTICO CARLA AGUSTONI che verrà consegnato domenica 23 ottobre, alle ore 14.00 presso il cinema Corso, in collaborazione con AMCA– Aiuto Medico al Centro America. Dopo la premiazione, sarà possibile assistere alla proiezione di Little Palestine, Diary of a Siege (prima nella Svizzera italiana), opera prima di Abdallah Al-Khatib del 2021 (Libano, Francia, Qatar, 2021), un crudele diario filmato, sulle sorti dei civili palestinesi in un quartiere-campo profughi della Città di Damasco, durante la guerra civile in Siria.

I FILM e le tematiche ricorrenti

Il Festival porrà in questa edizione un’attenzione particolare alla guerra in Ucraina grazie alle opere di molti cineasti che negli ultimi anni hanno raccontato quei territori, quello che vi è accaduto e che ha portato a ciò che stiamo vivendo oggi. Si parlerà ad esempio dei soprusi della polizia bielorussa e della Riot Unit nei confronti dei civili manifestanti (Minsk, di Boris Guts, prima svizzera) così come della questione dei diritti delle persone transgender in alcuni paesi dell’Est (Instruction for survival, di Yana Ugrekhelidze, prima nella Svizzera italiana) o del dilemma di chi abita sul confine tra Ucraina e Russia (Klondike di Maryna Er Gorbach, un’altra prima per la Svizzera italiana).

Ma il FFDUL non dimentica le lotte che continuano ad affliggere anche altre parti del mondo, come l’urgentissimo problema dei cambiamenti climatici e della siccità (Utama, di Alejandro Loayza Grisi, prima nella Svizzera italiana) o la drammatica situazione dei rifugiati e di chi viaggia attraverso i paesi per trovare pace e libertà come succede in Europa di Haider Rashid, premiato a Cannes e vincitore del premio della critica indipendente.

Un’altra prima svizzera è Myanmar Diaries di Myanmar Film Collective (Paesi Bassi, Norvegia, Myanmar, 2022), collettivo di 10 giovani registi birmani che hanno realizzato un documentario sulle ingiustizie della giunta militare nel loro paese e sul coraggio della resistenza.

IL FESTIVAL E LE COLLABORAZIONI

Il festival 2022, sempre sotto la direzione di Antonio Prata e la presidenza di Roberto Pomari, e fortemente voluto dalla Fondazione Diritti Umani di Lugano, rinnova inoltre le collaborazioni con associazioni e ONG, come Amnesty International e Medici Senza Frontiere.

Il Film Festival Diritti Umani Lugano, inoltre, ha costituito nel 2015 il network nazionale dei Film Festival e Forum sui Diritti Umani, insieme a FIFDH di Ginevra e Human Rights Film Festival Zurich. Oltre confine, il festival collabora con il Festival dei Diritti Umani di Milano.

PREVENDITE, INFORMAZIONI, MODALITÀ D’ACCESSO

I biglietti per i film del FFDUL saranno disponibili in prevendita sulla piattaforma www.biglietteria.ch a partire da venerdì 30 settembre 2022. Gli abbonamenti sono già in vendita. Ulteriori informazioni anche sul sito www.festivaldirittiumani.ch

Articoli simili